La sostenibilità nel Wealth e Asset Management - FinancialInnovation.it
OpinionLeader_FinancialInnovation

La sostenibilità nel Wealth e Asset Management


Intervista a 

Simone D’Ippolito -  Segretario Comitato Sostenibilità Area Wealth, Gruppo Credem

Paolo Magnani - Coordinatore Strategico dell'Area Wealth, Gruppo Credem

Avete recentemente scritto un contributo per la rivista AIFIn “Marketing e Finanza”. Perché la sostenibilità è un driver strategico di innovazione nel Wealth e Asset Management?

I concetti della sostenibilità o ESG sono tipicamente associati ai settori industriali o manifatturieri, ma negli ultimi tempi è diventata sempre più evidente l’influenza positiva che il mondo della finanza e degli investimenti possono avere per lo sviluppo di un’economia più sostenibile, ad esempio sostenendo settori economici o aziende impegnate nel contenimento delle emissioni di carbonio, più efficienti nell’utilizzo delle risorse naturali e che promuovono modelli di produzione e consumo “circolari”. Aspetti che oltretutto possono garantire la competitività economica nel lungo termine.

Il settore finanziario del Wealth and Asset Management può, pertanto, contribuire in maniera molto efficace ad orientare flussi di capitale in questa direzione e, attraverso la scelta dei settori economici nei quali investire, supportare concretamente lo sviluppo o la transizione delle società; il tutto non solo nella consueta prospettiva della sostenibilità economico-finanziaria degli investimenti, ma anche in quella della sostenibilità dei fattori più tipicamente ambientali, sociali e di governance. Con tale approccio pertanto è possibile contemperare entrambi gli obiettivi, quelli finanziari da una parte e quelli di sostenibilità dall’altra, alla luce di un approccio olistico quali-quantitativo nella gestione del portafoglio gestito.

La valorizzazione dei fattori ESG riguarda non solo la fase di origination dei prodotti finanziari (in primis OICR, bond, prodotti assicurativi di investimento), ma anche la fase di advisory e di consulenza alla clientela nell’ambito dei modelli di servizio prestati alla clientela, siano essi clienti retail o clienti private, passando per le attività di raccolte delle preferenze della clientela tramite i questionari MiFID/IDD.

Ci troviamo, pertanto, di fronte ad una importante fase di cambiamento e di evoluzione dove anche il settore finanziario nella sua interezza può fare la sua parte per favorire una concreta transizione verso la sostenibilità lungo tutta la value chain dei processi finanziari.

 

Quale approccio possono avere le istituzioni finanziarie al tema della sostenibilità nel Wealth e Asset Management e quale ha adottato il Gruppo Credem?

Diversi possono essere gli approcci per affrontare le sfide che si prospettano e diversa può, pertanto, essere la declinazione dei principi di sostenibilità all’interno degli operatori finanziari. La filosofia di gestione dei temi ESG può rappresentare il DNA di un soggetto finanziario o essere valorizzata in maniera più o meno intensa nei modelli attuali in ottica di complementarietà.

Ad ogni modo, la gestione dei temi della sostenibilità diventerà sempre più pervasiva ed è importante che gli intermediari definiscano in primis a monte, a livello strategico, l’impostazione aziendale che si vuol portare avanti sui temi ESG. Coerentemente a tale scelta strategica a monte, diventano poi rilevanti le declinazioni di governance ed operative, sia dal punto di vista dell’ innovazione finanziaria di business e di prodotto sia metodologica e di policy interne.

In tale ambito un altro fattore di spinta verso la sostenibilità deriva dal framework regolamentare indicato nell’articolo.

Relativamente all’esperienza che il Gruppo CREDEM sta sperimentando sul tema della sostenibilità lato business finanziario e wealth, abbiamo evidenziato nel contributo come sono state avviate già da alcuni anni una serie di importanti attività e progettualità finalizzate ad integrare e valorizzare il fattore ESG nei vari ambiti aziendali, partendo dunque dai processi di investimento e la gamma prodotti, per transitare alle attività di governance e formazione dei dipendenti fino ad arrivare alla prestazione dei servizi di consulenza verso la clientela finale, sia essa retail o private banking.

Il tema della sostenibilità sul mondo del Wealth and Asset Management del Gruppo CREDEM non è solo un tema di adeguamento regolamentare, ma anche un tema di scelta strategica, reputazionale e valoriale.

 

Quali sono le principali sfide future sul tema della sostenibilità per il settore?

Tanto è stato già fatto sul tema della sostenibilità, ma il percorso è ancora lungo e sfidante, vista la complessità e la significatività della tematica che abbraccia a 360°.

Sul mondo Wealth nello specifico vediamo alcune sfide future, approfondite nel contributo, sui seguenti temi quali: 1) l’uso della tecnologia e big data, intesi come strumenti per rendere l’economia globale e la gestione dei prodotti finanziari più sostenibili; 2) la piena valorizzazione del nuovo fattore ambientale nei processi di consulenza e di allocazione dei portafogli della clientela; 3) la gestione del fenomeno del greenwashing, 4) il timing e mindset.

In particolare relativamente all’ultimo punto, sposare appieno il tema della sostenibilità richiede un cambio di mindset e rappresenta, indubbiamente, un cambio di paradigma sostanziale rispetto alle logiche finora sperimentate sia nei processi finanziari e industriali sia nelle dinamiche relazionali, comportamentali e comunicazionali tra intermediari, consulenti e clienti.