L’innovazione nel settore del risparmio gestito passa per la sostenibilità: impatti e possibili sviluppi - FinancialInnovation.it
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L’innovazione nel settore del risparmio gestito passa per la sostenibilità: impatti e possibili sviluppi


Intervista a 

Olta Bashkurti - Coordinatrice all’interno della Funzione Compliance & AML, Eurizon Capital SGR

Federica Calvetti - Sustainability Manager, Eurizon Capital SGR

Avete recentemente scritto un contributo per la rivista AIFIn “Marketing e Finanza”. Perché il tema della sostenibilità rappresenta una innovazione nell’Asset Management?

Il settore del risparmio gestito sta attraversando un momento di grande innovazione ed è proprio la sostenibilità il cuore pulsante di questo processo. In Europa, fin dal 2018 il settore dell’Asset Management ha vissuto il forte impulso istituzionale, volto a rendere più trasparente il dialogo con il cliente e investitore finale, a veicolare capitali verso la transizione energetica, anche attraverso la sostenuta crescita del mercato dei c.d. green bond (strumenti di debito emessi con lo scopo di finanziare progetti con comprovato impatto ambientale positivo), e a sviluppare nuove soluzioni di investimento in grado di soddisfare al meglio la crescente sensibilità della società civile nei confronti di pratiche rispettose dei principi di salvaguardia dell’ ambiente e sviluppo e inclusione della comunità.

L’evoluzione degli ultimi anni è stata naturalmente accompagnata anche da alcune innovazioni nell’ambito dei processi di investimento: a fronte dello sviluppo di una normativa di riferimento più prescrittiva, si è assistito al progressivo affinamento, sviluppo e sofisticazione delle strategie di investimento, che si sono evolute da logiche di mera “esclusione” dall’universo di investimento (cd. “screening negativo”), alla valutazione positiva di alcuni fattori (cd. “screening positivo”), fino alla vera e propria integrazione dei fattori ambientali, sociali e di governo societario (ESG) nell’analisi, nella scelta e nel monitoraggio degli investimenti effettuati e allo sviluppo di nuove metodologie volte a individuare investimenti cd. “sostenibili”, ovvero in grado di contribuire ad obiettivi ambientali e/o sociali, senza arrecare alcun danno all’ambiente o alla comunità (principio del c.d. “Do Not Significant Harm”).

 

Quali sono gli impatti che la sostenibilità ha sul modello di business delle società di Asset Management?

I principali impatti sul modello di business possono essere sintetizzati in: (i) impatti sul processo di investimento, (ii) lo sviluppo di nuovi processi aziendali collegati all’azionariato attivo, nonché (iii) l’aggiornamento dei processi legati allo sviluppo dei prodotti.

In particolare nel contributo abbiamo evidenziato gli impatti della cd. Stewardship, in quanto l’integrazione dei fattori di sostenibilità nella gestione degli asset richiede, tra l’altro, lo sviluppo di processi di azionariato attivo.

Alla Stewardship, che si concretizza nelle attività di esercizio dei diritti di partecipazione e di voto ed engagement nei confronti degli emittenti partecipati, è infatti riconosciuta la capacità di influenzare i comportamenti e le scelte operate dalle società partecipate al fine di promuovere la trasparenza, il raggiungimento di elevati standard di governo societario e l’adozione di pratiche orientate allo sviluppo sostenibile, contribuendo anche ad alimentare la fiducia nel mercato dei capitali.

L’adozione di pratiche di azionariato attivo ha un impatto sul modello di business dell’Asset Management, portando i gestori ad allocare risorse e competenze al fine di impegnarsi efficacemente con le società partecipate, monitorare i loro progressi in materia di obiettivi di sostenibilità ed esercitare coerentemente i diritti di voto.

 

Quali evidenze avete dal vostro osservatorio nell’ambito dell’attività di Stewardship?

Le evidenze raccolte nell’ambito dell’attività di Stewardship svolta da Eurizon Capital SGR dimostrano come, ad oggi, le tematiche di governo societario, ambientali e sociali siano caratterizzate da diversi gradi di comprensione nel mercato.

Per esempio, le tematiche di governance appaiono come quelle di gran lunga meglio apprezzate dagli operatori, data la consolidata presenza di codici internazionali e delle prassi di mercato; in tale ambito, l’efficacia delle azioni da parte dell’Asset Manager appare infatti molto chiara.

Risulta invece più difficile ritrovare un consensus nel settore circa l’opportunità di perseguire azioni volte a migliorare il posizionamento in ambito ambientale delle società partecipate, e ancora più difficile misurare e interpretare tali richieste in ambito sociale. In parte, tale circostanza è dovuta alla mancanza di dati chiari e univoci e in parte al fatto che la formazione su queste materie è ancora relativamente nuova e poco diffusa.

Per quanto riguarda il tema della mitigazione del cambiamento climatico, la Stewardship è l’oggetto di un impegno specifico da parte degli Asset Manager firmatari dell’iniziativa Net Zero.

È necessario ricordare che l’attuale contesto di riferimento è ancora in evoluzione sia dal punto di vista regolamentare sia delle best practice di mercato; per il settore del risparmio gestito è pertanto fondamentale il puntuale e accurato presidio delle materie ESG attraverso politiche di sostenibilità all’avanguardia e pratiche di azionariato attivo puntuali e trasparenti che possano supportare lo sviluppo dell’offerta prodotti e fornire solide basi per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità, tra cui, l’impegno Net Zero.