Affrontare le sfide competitive del mercato del Private Banking - FinancialInnovation.it
Taddei

Affrontare le sfide competitive del mercato del Private Banking


Federico Taddei, Direttore Commerciale e Marketing Gruppo Ersel

Investire in competenze e tecnologia focalizzando il proprio Asset Management su strategie di investimento qualificate.

Quali sono le vostre considerazioni sul contesto di mercato?
La nostra visione sullo scenario è di cauta positività: le stime dell’ Asset e Wealth Report 2025 redatto da PWC ci dicono che il settore italiano del Private Banking cresce più velocemente rispetto a quello Retail. I dati evidenziano una crescita della ricchezza delle famiglie private del 4% rispetto allo 0,4% di incremento del mercato retail. Il contesto è tuttavia caratterizzato da una forte competizione per diverse ragioni. Innanzitutto, il fatto che il servizio private in Italia sia ormai giunto alla fase di maturità del ciclo di vita si accompagna ad un tasso di penetrazione estremamente elevato. In secondo luogo, i margini degli operatori tradizionali del settore si stanno comprimendo sempre più a causa delle normative recentemente introdotte, come Mifid II, e della diffusione sempre più significativa dei prodotti a gestione passiva, trainata da evidenti vantaggi in termini di costo. In tale contesto, due strade sembrano farsi largo per rimanere competitivi: la prima persegue l’ obiettivo di guadagnare quote di mercato nel contesto nazionale e/o internazionale attraverso operazioni straordinarie focalizzate sulla ricerca di sinergie vincenti; la seconda consiste nel puntare sull’ innovazione, sia di prodotto che di servizio, senza perdere di vista i reali bisogni del cliente.


Quali vantaggi può creare l’ innovazione?
Il contesto odierno ci suggerisce che l’ innovazione ha un ruolo cruciale a patto di non interpretarla unicamente come adozione di nuovi approcci tecnologici nella gestione delle relazioni. Il vero valore si ottiene quando si generano impatti concreti nei servizi e nella produzione. L’ innovazione, se ben gestita, è in grado di prolungare la fase di maturità che il settore sta vivendo, perché può creare nuovi margini di sviluppo per soddisfare le esigenze di segmenti non ancora esplorati. Sul fronte della consulenza assistiamo ad esempio al crescente utilizzo di piattaforme basate sul robo advisory che, grazie alla competitività dei costi, sono maggiormente accessibili. Questa tecnologia ha permesso agli operatori di raggiungere anche la fascia della clientela Affluent. Inoltre, grazie ai sistemi di robo for advisory, è possibile dare un significativo supporto al consulente nella gestione e nella valorizzazione della relazione con il cliente. Dal punto di vista del prodotto, l’ innovazione va intesa come costante ricerca di soluzioni in linea con le nuove esigenze dell’ investitore. Proporre prodotti innovativi significa costruire un’ offerta pensata sulla base dei trend sociali ed economici. Si pensi ad esempio ai prodotti alpha, ai Pir o ai minibond che hanno avuto uno straordinario successo e che non solo danno benefici all’ investitore, ma promuovono anche lo sviluppo del tessuto imprenditoriale italiano. Ad ogni modo, secondo l’ ultimo report di Capgemini (World FinTech Report) molte società appartenenti al mondo finanziario riportano una percezione non del tutto positiva dell’ innovazione in relazione alla fiducia del cliente e alla forza del brand. Tale dato deve indurci a riflettere sull’ utilizzo dell’ innovazione che può rivelarsi un’ arma a doppio taglio qualora l’ intento sia quello di creare valore unilateralmente senza considerare l’ utilità di un’ efficace costumer experience.


Qual è il principale obiettivo di Ersel?
Obiettivo di Ersel è diventare la più importante boutique italiana di Private Banking, focalizzandosi ulteriormente sulla clientela di fascia alta del mercato, investendo significativamente in competenze e tecnologia e focalizzando il proprio Asset Management su strategie di investimento qualificate e riconosciute anche dal mercato. Nell’ ambito del Private Banking l’ intenzione è di mettere a frutto l’ ampia piattaforma di cui disponiamo: dai servizi fiduciari erogati da Simon e Nomen Fiduciaria all’ offerta veicolata dalla sede di Londra, alla possibilità di confezionare soluzioni personalizzate di alto livello nell’ Asset Management. Proprio in relazione a quest’ ultimo business, Ersel desidera nei prossimi anni porsi come catalizzatore di competenze ed approcci innovativi, concentrandosi su produzioni ad alto contenuto di alpha. Last but not least, ci troviamo oggi ad affrontare la sfida dell’ integrazione di Banca Albertini e la trasformazione del Gruppo in realtà bancaria. La mission che ci attende è di grande coerenza e rispetto della nostra tradizione.