AIFIn: innovazioni nel mercato corporate 2023 - Banking & Finance - FinancialInnovation.it
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AIFIn: innovazioni nel mercato corporate 2023 - Banking & Finance


Durante il Workshop AIFIn “Corporate: banking & finance” è stato presentato il secondo modulo del Verticale Imprese dell’Osservatorio Innovazione Finanziaria e il relativo Advisory Board. Attivato un primo momento di confronto tra CFO di aziende non finanziarie e alcuni rappresentanti del settore bancario e finanziario. Tra i temi discussi si evidenziano quello dell’evoluzione del rapporto banca-impresa, della sostenibilità e della digitalizzazione.

Quali sono le aspettative, in termini di innovazione, da parte delle imprese verso il sistema bancario e finanziario? Quali le iniziative delle banche per questo segmento di mercato? Sono stati questi i temi oggetto del recente Workshop AIFIn, decimo appuntamento di sedici incontri del programma 2023 “Strategie e Innovazioni” giunto alla sua XIX edizione.

Il seminario, riservato alle istituzioni finanziarie aderenti AIFIn, è stato aperto da Sergio Spaccavento, Presidente AIFIn che ha presentato il Verticale Imprese dell’Osservatorio “Innovazione Finanziaria” ed in particolare il modulo Banking & Finance e il relativo Advisory Board.  “Il Workshop AIFIn Corporate è stato il primo incontro di un breve programma che vedrà confrontarsi un Advisory Board, costituito dal CFO di aziende non finanziarie, e rappresentanti di banche ed intermediari finanziari sul tema dell’Innovazione Finanziaria. L’iniziativa rientra nella mission di AIFIn di coinvolgere gli stakeholders, stimolare l’innovazione customer driven, favorire la collaborazione con l’ecosistema. Nell’incontro di kick-off con i membri dell’Advisory Board – Banking & Finance abbiamo rilevato alcuni possibili temi su cui avviare il dibattito all’interno del gruppo di lavoro, tra cui quello dell’evoluzione del rapporto banca-impresa, della sostenibilità e della digitalizzazione”.

Tiziana Bonacina, Group Chief Financial, IT and HR Officer e Board Member di Nadella Group, ha sottolineato come “nel rapporto fra Banca e Impresa non possiamo che auspicare un approccio da vero Business Partner. Questo deve essere però reciproco e trasparente. Ci aspettiamo inoltre una impostazione che ci supporti nella totalità dei servizi, un partner che abbia davvero voglia di capire il business dell’impresa e che intervenga non solo nei momenti di crescita ma anche nei momenti ciclici più difficili con velocità e proattività”.

Alessandro Varesio, CFO di Acque Bresciane, ha evidenziato come “la sostenibilità è un percorso al quale non ci si può più sottrarre. I cambiamenti climatici e la necessità del passaggio all’economia circolare impongono scelte nell’impostazione delle strategie aziendali che non possono essere più procrastinate. Il percorso di sostenibilità di Acque Bresciane è stato caratterizzato fin dal suo inizio dalla convergenza tra gli obiettivi posti e la strategia aziendale. E’ stato redatto un piano di sostenibilità che racchiude gli obiettivi di long term che l’organizzazione si è posta di perseguire compresi aspetti economici e finanziari. L’importante programma degli investimenti (0,8 miliardi di euro) è stato declinato interamente con riferimento ai target da raggiungere con una clusterizzazione degli interventi in base agli specifici KPI che si intendono migliorare nel tempo. Gestita la fase di pianificazione si è reso poi necessario mettere a disposizione del progetto societario le risorse finanziarie necessarie. Verificando sul mercato si è potuto osservare che il sistema finanziario è pronto e maturo per seguire le aziende in questi tipi di percorso. Dopo una prima verifica ad ampio spettro e l’acquisizione delle disponibilità la società ha ottenuto un finanziamento sotto forma di Green Loan da 202 milioni di euro da dedicare alla realizzazione di una parte delle opere del piano. L’impostazione metodologica adottata per il Green Loan è stato utilizzato anche per ulteriori linee di finanziamento concesse dalla Banca Europa degli Investimenti per 45 milioni di euro. In sintesi l’esperienza di Acque Bresciane dimostra come un’esperienza strutturata e pianificata nella sostenibilità possa essere tradotta anche in evidenti vantaggi finanziari, trovando interlocutori giusti, sia in termini di disponibilità che di economicità della risorsa denaro”.

Emanuele Cosimelli, Managing Director,CFO & Board Member di MediaWorld, è intervenuto in particolare sull’innovazione nei servizi di pagamento offerti dalle istituzioni finanziarie in particolare nel settore retail evidenziando come  “i pagamenti digitali rappresentano un elemento centrale della customer journey del cliente, che semplificano e migliorano l’esperienza d’acquisto. L’introduzione di nuovi strumenti e modalità innovative di pagamento, peraltro favorite dalla sempre maggiore diffusione del contactless, consentiranno ai clienti di poter decidere con sempre maggior libertà e facilità gli strumenti da utilizzare sia nei negozi fisici sia online, garantendo altresì la possibilità di ottimizzare le tempistiche del pagamento stesso”.

Costantino Miri, Responsabile Sviluppo Prodotti del Credito per Imprese e Privati di Banco BPM, è intervenuto sul tema “Innovare la value proposition ESG per le imprese” evidenziando come la “sostenibilità sia stata ampiamente prevista già nel piano industriale 2021-2024 prevedendo 5 milestone di cui una dedicata al Risk & Credit” e presentando “la Road Map di integrazione del rischio ESG nella gestione del rischio di credito e l’evoluzione dell’offerta ESG”. In particolare, Banco BPM ha introdotto un questionario ESG che, attraverso la raccolta di informazioni sulle azioni e sulle strategie (ottica forward looking) del management atte a mitigare i maggiori rischi ESG per il settore di appartenenza, consente alle imprese di acquisire sempre maggiore consapevolezza e di essere supportate nel loro percorso virtuoso verso la sostenibilità.

Anna Carbonelli, Head of Solution for SMEs di Intesa Sanpaolo, ha relazionato sul tema “Digitalizzazione e AI per democratizzare il credito alle imprese” sottolineando come “la domanda di credito da parte delle PMI italiane sta mutando profondamente a causa di un sempre più radicato processo di trasformazione digitale: rapidità nella risposta al cliente e customizzazione delle offerte sono quindi fattori chiave di successo. Intesa Sanpaolo è stata una delle prime Banche nello scenario italiano ed europeo a intraprendere un percorso di digitalizzazione e innovazione che risponde alle esigenze, spesso molto specifiche, del segmento di Clientela Business”.

Michela Cattabiani, Responsabile Area Prodotti e Sviluppo Banca d'Impresa di Crédit Agricole Italia, è intervenuta sul tema “Innovare la Supply Chain Finance” evidenziando come “dal dialogo costante con imprenditori e territori, Crédit Agricole Italia ha sviluppato - Non solo Impresa - con l’ambizione di ridefinire il modello relazionale con le imprese, non limitandosi esclusivamente al ruolo di partner finanziario ma proponendosi come soggetto abilitatore in grado di offrire soluzioni distintive ed efficaci. Nel contesto delle filiere del valore, passando da un approccio focalizzato sul singolo cliente, ad una vista estesa all’intera filiera produttiva, la Banca si pone a fianco di capofiliera e fornitori, diventando parte dell’ecosistema di filiera, accelerandone la digitalizzazione e accompagnando le aziende lungo i percorsi di transizione sostenibile, con benefici per le imprese e di riflesso per la collettività”.

La redazione di FinancialInnovation.it