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Intesa Sanpaolo e crescita internazionale: rafforzata la presenza in Australia


Ricevuta l’autorizzazione dalle Autorità locali, Sydney - già ufficio di rappresentanza - diventa filiale operativa.

Intesa Sanpaolo prosegue nella strategia di rafforzamento del proprio network internazionale e consolida la presenza nell’area Asia-Pacifico con la trasformazione dell’ufficio di rappresentanza di Sydney in filiale operativa. Ricevuta nei giorni scorsi l’autorizzazione delle Autorità locali, la filiale di Sydney sarà pienamente operativa nel primo trimestre del 2021.

La Divisione IMI Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo, guidata da Mauro Micillo, rafforza così la propria rete internazionale che si articola su 4 Filiali Hub, 11 Filiali operative, 9 uffici di rappresentanza e 4 banche corporate andando a coprire 25 Paesi nel mondo.

La filiale di Sydney, sotto la responsabilità di Kevin Salerno, andrà ad affiancarsi alle filiali di Shanghai, Singapore e Tokyo e risponderà all’Hub di Hong Kong - guidato da Alessandro Vitale - che coordina le attività nell’intera regione Asia-Pacifico (APAC) e al quale fanno riferimento anche gli uffici di rappresentanza di Pechino, Ho Chi Minh City, Giacarta, Mumbai e Seul.

“L’apertura della filiale di Sydney costituisce un passaggio molto importante nel nostro piano di sviluppo internazionale”, ha dichiarato Mauro Micillo, Responsabile della Divisione IMI Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo, “consentendo di rafforzare in maniera ancor più significativa la presenza di Intesa Sanpaolo nell’area dell’Asia-Pacifico. La nuova filiale ci permetterà di affiancare ancor meglio le imprese italiane nel loro percorso di internazionalizzazione, nonché di intensificare il nostro sostegno ai principali operatori locali e internazionali presenti nel mercato australiano, alla luce degli importanti progetti di potenziamento delle infrastrutture e delle opportunità di sviluppo nell’ambito dei principali settori industriali.”.

“L’Australia è uno dei mercati internazionali più interessanti per le imprese italiane che da tempo stanno cogliendo questa opportunità, come dimostrano i solidi dati sull’interscambio tra i due paesi”, aggiunge Gianluca Cugno, responsabile della Direzione Internazionale all’interno della Divisione IMI Corporate & Investment Banking, “ed essere l’unica banca italiana presente con una filiale in Australia assume una valenza particolare all’interno della nostra strategia di sviluppo globale.  

Con un PIL nominale di 1,4 trilioni di dollari americani nel 2019 l’Australia si posiziona come 14a economia mondiale, rappresentando l’1,7% del PIL globale, e la 5a economia nella regione asiatica (dopo Cina, Giappone, India e Corea del Sud).

Grazie soprattutto alla crescente integrazione con le emergenti economie asiatiche, all’abbondanza di risorse agricole e naturali, al solido e trasparente quadro politico/normativo e di libero mercato, ai servizi avanzati specie in campo finanziario, professionale e sanitario e ad una solida politica di riforme sociali interne, ha mantenuto per quasi tre decadi (dal 1992 al 2019) una crescita economica positiva ininterrotta e al di sopra della media delle economie OCSE.

La gestione attenta ed efficace della crisi sanitaria determinata dal Covid-19 e l’adozione di un adeguato pacchetto di stimoli all’economia stanno permettendo, inoltre, all’Australia di tornare più velocemente di altri paesi alla normalità anche in termini economici. In tale ottica va valutato positivamente il “Fast Track approval” annunciato a giugno scorso dal Governo federale che si propone di accelerare una serie di importanti progetti infrastrutturali tra cui Brisbane-Melbourne Inland Rail e Snowy 2 che vedono impegnate anche eccellenze industriali italiane.

A livello di interscambio commerciale, l'Australia rappresenta per l'Italia il quarto mercato di esportazione nell’area Asia/Oceania (dopo Cina, Giappone e Corea del Sud) con un volume di scambi nel 2019 pari a 4,4 miliardi di Euro che posizionano il nostro paese all'undicesimo posto su scala globale ed al terzo posto tra i Paesi Europei, dopo Germania e Regno Unito.

Fonte: Intesa Sanpaolo