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Da Intesa Sanpaolo un nuovo modello per misurare l’impatto sociale dei progetti finanziati per il terzo settore


 L’obiettivo dell’iniziativa è di misurare e valorizzare i benefici che i progetti delle organizzazioni del Terzo Settore apportano nelle comunità in cui operano.

Intesa Sanpaolo ha sviluppato nuovo modello di misurazione dell’impatto sociale sviluppato da Intesa Sanpaolo sui progetti finanziati delle organizzazioni non profit

Il nuovo modello è stato al centro dei temi affrontati dal roadshow “Diamo voce all’impatto” promosso da Andrea Lecce, responsabile della Direzione Impact, la struttura che all’interno della Divisione Banca dei Territori, guidata da Stefano Barrese, si dedica all’economia del bene comune. 12 tappe in altrettante città italiane da Nord a Sud del Paese, quasi 400 soggetti di realtà diverse incontrati tra clienti e stakeholder, 300 persone della rete commerciale Terzo Settore coinvolte.

Le nuove metriche di valutazione dell’impatto sociale di Intesa Sanpaolo, messe a punto con il coinvolgimento di Fondazioni, Università e organizzazioni di rilevazione statistica, hanno trovato pieno riscontro nei feedback raccolti durante il roadshow. L’obiettivo dell’iniziativa è di misurare e valorizzare i benefici che i progetti delle organizzazioni del Terzo Settore apportano nelle comunità in cui operano, una necessità messa in evidenza dagli enti per “farsi riconoscere” dagli altri soggetti, sia pubblici che privati, e per comunicare il proprio impatto. L’idea è nata dai gestori terzo settore, che, nella loro attività quotidiana e servendo migliaia di clienti, hanno compreso quanto fosse limitante e non rappresentativo del valore del non profit utilizzare strumenti di misurazione meramente economici. Durante il roadshow è infatti emersa anche la valenza dei nuovi modelli di relazione tra il settore e la Banca, basati non solo sul sostegno finanziario ma anche su consulenza, formazione, valutazione qualitativa.

Andrea Lecce spiega: «Il nostro Paese ha un bisogno vitale di tutta l’energia che può essere sprigionata dal non profit: settore fondamentale per il bene della collettività così come per l’economia, e che può davvero fare la differenza anche nelle sue forme più spontanee. Molte organizzazioni hanno visione, idee di grande portata, persone competenti nel proprio campo, ma necessitano di un approccio più strutturato. Come Banca abbiamo la responsabilità di affiancarli, irrobustendo l’attività di consulenza qualificata su progetti, business plan, valutazioni economico-finanziarie, piani di comunicazione. Al contempo continueremo a lavorare affinché un numero sempre più ampio di imprese sociali abbiano accesso al credito, correlandolo all’impatto generato. Non ultimo, sosterremo il Terzo Settore nel creare collaborazioni fruttuose con le amministrazioni pubbliche, con il mondo della filantropia e con imprese profit orientate alla creazione di valore sociale, ma anche continuando a fare ricorso alle donazioni.»

Per una valutazione prospettica dell’impatto sociale e/o ambientale dei progetti delle organizzazioni non profit è stato chiesto a un campione molto ampio e rappresentativo delle imprese sociali finanziate tra gennaio e dicembre 2022  di compilare un questionario ex-ante quanti-qualitativo, denominato Rilevatore d’Impatto (RIM), con una serie di indicatori trasversali  a cui si affiancano indicatori di settore  per valorizzare l’impatto specifico conseguente al tipo di attività svolta (es. cultura, sport, welfare).

L’elaborazione dei dati raccolti ha consentito di stimare l’impatto delle iniziative finanziate nel 2022 per un anno di operatività a pieno regime, fornendo suggerimenti utili per costruire una rendicontazione complessiva e sistematica della rilevazione dell’impatto, in coerenza con la missione della Direzione Impact e dell’ambizione di Gruppo (impact bank).

In futuro l’analisi ex-ante potrà essere affiancata da un'analisi ex-post, utilizzando gli stessi indicatori così da poterli verificare e confermare, approccio che consentirebbe di rendere più affidabili le future analisi ex-ante. Saranno inoltre definiti KPI specifici per le iniziative di crowdfunding.

Questa ulteriore declinazione della valutazione d’impatto costituirà un ulteriore rinforzo del posizionamento del Gruppo Intesa Sanpaolo come “impact bank” e leader europeo nella finanza sostenibile.

Fonte: Intesa Sanpaolo