AIFIn: innovazione nell’Asset Management 2023 - FinancialInnovation.it
Workshop AIFIn

AIFIn: innovazione nell’Asset Management 2023


Durante il Workshop AIFIn sono state condivise le visioni e le iniziative strategiche innovative di diversi Asset Manager su alcuni temi quali i nuovi modelli di business, l’innovazione tecnologica (in particolare l’AI), il nuovo scenario dei tassi e la sostenibilità (ESG).

Innovazione nell’Asset management. È stato questo il tema oggetto del recente Workshop AIFIn, tredicesimo appuntamento di sedici incontri del programma 2023 “Strategie e Innovazioni” giunto alla sua XIX edizione, parte centrale dell’Osservatorio Permanente sull’Innovazione Finanziaria.

Il seminario, riservato alle istituzioni finanziarie aderenti AIFIn, è stato aperto da Sergio Spaccavento, Presidente AIFIn che ha introdotto i principali temi inseriti in agenda e quelli rilevati all’interno dell’Osservatorio “Innovazione Finanziaria”. “Nel workshop di quest’anno abbiamo approfondito alcuni temi che stanno guidando le scelte strategiche delle società di asset management, in un settore dove la scala dimensionale, su base globale, sta diventando un fattore competitivo sempre più rilevante. Il contesto geopolitico ed economico molto incerto, i mercati finanziari sempre più volatili e complessi, la nuova politica monetaria e rialzo dei tassi, e altri trend citati durante il workshop, impongono alle società del settore di ripensare la propria capacità di offrire value proposition, in primis strategie di investimento e asset allocation, in grado di creare valore per i clienti, in termini di rendimenti reali e gestione del rischio. In questo quadro si inserisce il tema dell’innovazione nei processi di investimento che dovrà sempre più  integrare capacità “umane”  e tecnologiche, in particolare l'AI. Riteniamo che ci potranno essere diversi gradi di integrazione e collaborazione tra queste due intelligenze e questa scelta strategica sarà uno dei driver che caratterizzerà i modelli di business del futuro nell'asset management. L’altra grande sfida strategica è quella della sostenibilità che sta entrando in una fase di maggior maturità, dove alcune attività del processo di investimento, in particolare l'uso dei dati ESG e la Stewardship, potrebbero fare la differenza in termini di qualità del servizio offerto. Ma non mancano come abbiamo condiviso dei falsi miti sugli investimenti ESG.”

Francesco Germini, Direttore Generale di Euromobiliare Asset Management è intervenuto su “Innovare il modello di business nell’Asset Management attraverso accordi strategici” evidenziando come “il mercato del Wealth Management è ricco di opportunità di sviluppo e la qualità della relazione con il consulente, il brand e la reputazione saranno sempre più aspetti importanti. In quest’ambito per rimanere competitivi in un contesto globale dominato da grandi player in continua espansione Euromobiliare AM SGR ha deciso di intraprendere una strategia basata su Accordi Stabili di Wealth Management con l’obiettivo di continuare ad agire in ambito domestico con una prospettiva globale.”

Andrea Mottarelli, Country Head Italy di DWS, ha parlato di  “Innovazione tecnologica e Asset Management”  raccontando come “anche il mondo dell’Asset Management è e sarà impattato sempre di più dall’avvento di due importanti rivoluzioni tecnologiche: l’Intelligenza Artificiale e le Blockchain. Come può un Asset Manager trarre opportunità da questa rivoluzione digitale? Innanzitutto consentendo ai propri clienti di investire in queste tematiche. Oggi si parla moltissimo di Intelligenza Artificiale, ma in DWS ce ne occupiamo da diversi anni. La prossima sfida sarà l’impiego dell’IA all’interno dei processi di gestione e in generale come strumento di supporto e di efficienza in tutti quegli ambiti aziendali dove è richiesta l’analisi di grandi quantità di dati. Per quanto riguarda le Blockchain, attualmente il loro utilizzo in ambito finanziario è quasi esclusivamente legato al tema delle cryptocurrencies. Oggi esistono due mondi distinti: quello finanziario tradizionale e quello digitale. Come asset manager, vogliamo contribuire a costruire un ponte tra questi due mondi. E’ un percorso appena iniziato, che richiede competenze nuove. Per questo DWS ha deciso di stringere una partnership con una azienda leader nel mondo dei digital assets.”

Stefano Bellani, General Manager di BancoPosta Fondi, è intervenuto sul tema “Il nuovo scenario dei tassi e l’evoluzione dei prodotti nel risparmio gestito” illustrando dapprima il contesto in termini di crescita economica, inflazione e politica monetaria e di conseguenza le direttrici strategiche per il settore dell’asset management, e successivamente evidenziando il fondamentale ruolo degli intermediari finanziari e della consulenza per il benessere economico dei clienti.

Francesco Betti, Responsabile Direzione Operations e Vice Direttore Generale di Anima SGR  è intervenuto sul tema  “AI e Asset Management: quali sfide strategiche?’’ spiegando come “l’intelligenza artificiale, nella sua versione più innovativa (la Generative AI), solleva temi di nuovi rischi (tecnologici e di utilizzo, pensiamo al cosiddetto hallucination risk o alle questioni di sicurezza informatica) ma al tempo stesso numerose potenzialità di applicazione. Come per la precedente ondata di innovazione digitale, oggi più che mai appare opportuno adottare un approccio graduale e guidato, che passi per un assessment delle opportunità e per una prototipizzazione e progettazione degli utilizzi possibili. Il tutto all’interno di una più generale strategia di lungo periodo per l’adozione di strumenti di automazione intelligente dei processi aziendali. Noi abbiamo da tempo scelto un approccio graduale e sperimentale, con una introduzione guidata dell’AI a supporto (e mai in sostituzione) dell’irrinunciabile creatività e capacità di controllo degli esseri umani. Più in generale, l’utilizzo della AI va inserito in una robusta Data Policy e, ancora prima, in una governance di processi che saranno in parte gestiti da entità artificiali. Entità, dobbiamo ricordarlo, le cui dinamiche e i cui comportamenti sono necessariamente diversi da quelli degli esseri umani sui quali abbiamo costruito sino ad oggi i modelli organizzativi di funzionamento delle nostre imprese.”

Gianluca Passalenti, Senior Sales & Life Banker Business Development Manager di BNP Paribas Asset Management, ha relazionato su ‘’Investimenti ESG e la sfida dai dati: il Rating ESG’’: “Crediamo che raccogliere e assimilare la crescente quantità di dati ESG presenti nel mercato sia una sfida enorme, ma rappresenti anche una delle più grandi opportunità che il settore della gestione degli investimenti abbia avuto a disposizione nell’arco di decenni per creare valore aggiunto per i clienti, promuovendo al contempo un impatto positivo sull’economia reale; crediamo inoltre che un consolidato ed efficace metodo di calcolo dei punteggi ESG sia un potente strumento in grado di aiutare i team d’investimento a generare rendimenti sostenibili di lungo termine per gli investitori.”

Federica Calvetti, Sustainability Manager, e Olta Bashkurti, Coordinatrice all’interno della Funzione Compliance & AML di Eurizon Capital sono intervenute sul tema  “Innovazione nei processi di investimento ESG e Stewardship” evidenziando come “da alcuni anni, il settore dell’Asset Management ha vissuto il forte impulso istituzionale, volto a rendere più trasparente il dialogo con il cliente e investitore finale, a veicolare capitali verso la transizione energetica, anche attraverso la sostenuta crescita del mercato dei c.d. green bond, e a sviluppare nuove soluzioni di investimento in grado di soddisfare al meglio la crescente sensibilità della società civile nei confronti di pratiche rispettose dei principi di salvaguardia dell’ambiente e sviluppo e inclusione della comunità.”

Arianna Magni, Head of Institutional and International Business Development di Etica SGR ha parlato dei “falsi miti della finanza sostenibile e i vantaggi di un approccio ESG risk-based”  sottolineando come “per poter affrontare le sfide attuali, è fondamentale per un asset manager dotarsi di strumenti innovativi, al passo coi tempi, che consentano di misurare e di gestire anche i rischi oggi più probabili e più impattanti, quelli derivanti da fattori riconducibili a problematiche ambientali, sociali e di governance. Tra questi, evidente rilievo ha oggi il rischio climatico, inteso come rischio fisico e di transizione: risulta cruciale poterlo calcolare ed integrare in tutte le fasi di un investimento.”

La redazione di FinancialInnovation.it